El Percorso
Trieste, 3 settembre 2014 (aggiornato)
Primo chiarimento: Chi non siamo. Precisiamo, «non siamo italiani».
Ci scusiamo intanto con il nostro Popoło per l’uso esclusivo della lingua italiana, ma questo articolo è rivolto soprattutto ai Veneti in Italia e nel mondo. Spiegheremo subito il motivo.
Il Governo Nasionae Veneto del Popolo Veneto non è roba da tutti.
Non è un partito, quindi se pensate di raccattare voti o careghe, lasciate stare.
Non è una associazione culturale, quindi assolutamente da evitare, noi non parliamo del passato, noi cerchiamo un futuro per il Popolo Veneto.
Non è un autogoverno fantoccio che italianamente vuol rappresentare i Veneti, richiamandosi a leggi internazionali che non ha il coraggio di attuare.
Allora, è d’obbligo la seconda domanda: Chi siamo?
Siamo Veneti con la la «V» Maiuscola!
Siamo la prima comunità Veneta, soggetto dotato di autorità giuridica autonoma, che esiste dopo 213 anni dall’occupazione francese e vi spieghiamo perché. Il 09.12.2010, siamo stati all’O.N.U., presso la Sezione dei Diritti Umani a Ginevra, per depositare:
- La “Dichiarassion Universałe dei Diriti del’Homo” in lingua Veneta e per informare le Nazioni Unite che la nostra legislazione accoglie in pienezza i principi lì espressi.
- L’“Ato de Dichiarassion de Sovranità del Popolo Veneto”, redatto già nel 1997, protocollato già presso il comune di Loreggia e ora anche all’O.N.U. che testimonia la rivendicazione dei Territori Veneti da parte dei Veneti;
- Il modulo dell’“Anagrafe Storica del Popoło Veneto” per raccogliere i discendenti diretti dei Veneti, eredi e titolari della Sovranità originaria del Popoło Veneto sui Territori Veneti,
- Infine l’Atto più importante di tutti, necessario per creare una zona giuridica esente dal necessario rinvio all’autorità giuridica fondante (che per tutti gli italiani è l’Italia) e dove veramente si vede la volontà di chi ti guida di raggiungere presto l’obiettivo: l’atto di “Dikiarassion de Apartenenza al Popolo Veneto”. In questo Atto si esplicita la rinuncia alla Cittadinanza Italiana. Il Governo Nasionae Veneto è costituito da persone che hanno rinunciato alla cittadinanza italiana per essere semplicemente Veneti. Per i membri del popolo veneto non è strettamente necessario questo passaggio. (chiarimento più in fondo dell’articolo)
Questa scelta tanti autogoverni, che si proclamano votati alla salvezza del Veneto, si sono rifiutati di farla.
Infatti questa scelta è un passo fondamentale effettuato dal Governo Nasionae Veneto che rinunciando alla Cittadinanza Italiana, gli è stato concesso di rappresentare il Popoło Veneto all’O.N.U. Spieghiamo ai nostri amici degli autogoverni e movimenti che non è sufficiente agitare il libro di diritto internazionale per avere il rispetto delle norme lì scritte. Se fossero andati all’O.N.U., sarebbero stati rimandati a casa perché sono italiani, sissignori, italiani. L’Italia non è stata stupida. Firmando tutti i trattati internazionali ha pure deciso i modi con i quali democraticamente si devono perseguire le rivendicazioni… e mi dispiace per tutti gli «italiani che vogliono essere Veneti», ma è unicamente previsto il voto e il referendum, per loro! Purtroppo tutti gli indipendentisti veneti, tranne il Governo Nasionae Veneto, hanno carta di identità italiana, tessera elettorale italiana, iscritti ai vari ordini per esercitare le professioni in Italia e soprattutto parlano in Italiano… ma anche l’O.N.U. direbbe “siete italiani! Cosa pretendete da noi?”. Presentandosi all’O.N.U., avrebbero ricevuto il ben servito perché l’Italia non contraddice il diritto internazionale e dunque va risolto secondo le norme che essa ha previsto. Quindi… questi autogoverni o movimenti di liberazione nazionale dovranno trasformarsi in un partito con tutte le loro adesioni per ottenere le rivendicazioni che promuovono. Visto che si son formati vari movimenti, partiti, gruppi, ecc… e se ne aggiungeranno altri per creare confusione e non fare nulla…
Perché noi non siamo stati spediti a casa dall’O.N.U?.
Hanno provato a metterci in difficoltà con delle domande ed il commissario ci stava per spiegare proprio questo. Finché non abbiamo esibito l’Atto di appartenenza al Popolo Veneto e la rinuncia della cittadinanza italiana. Informato di ciò, il Commissario ha accolto le nostre rimostranze ed ha protocollato tutto assumendosi il compito di portare avanti la nostra causa, ma questo esclusivamente perché noi del Governo Nasionae Veneto abbiamo rinunciato alla Cittadinanza Italiana e ci siamo dichiarati di nazionalità Veneta. Per chi è esclusivamente Veneto, la storia è diversa da un «italiano qualunque che dice di essere Veneto». Non è più un abitante della Regione Veneto che deve ottenere dall’Italia il riconoscimento dei propri diritti, ma è un Veneto di Nazionalità Autenticissima Veneta! La Storia Veneta ci salva. I Veneti esistono ancor prima dell’Italia e non hanno bisogno di dimostrarlo. Siamo stati accettati con i nostri documenti, siamo entrati alla Sezione dei Diritti Umani e abbiamo depositato il modulo dell’“Anagrafe Storica” al fine che l’O.N.U. sapesse da chi è costituito il Popoło Veneto e che il Popoło Veneto si appellerà alla stessa, per la protezione e tutela dei propri diritti. Quindi, per chi è stanco di dimostrare agli italiani che la storia è fonte dei suoi diritti ed è stanco di una cultura che snobba (come è successo a noi) ed invece desidera renderla attiva, efficace, prodotto di uno studio che vuole essere incisivo sulla realtà, si unisca a noi. I Veneti possono andare direttamente all’O.N.U. e noi siamo i primi ad avere istituito relazioni con l’O.N.U.. Dal fatto di avere rinunciato alla cittadinanza italiana per essere solo Veneti ed avere aperto relazioni diplomatiche con l’O.N.U., si origina la precedenza giuridica su tutti i movimenti-partiti-associazioni-autogoverni italiani che dicono di essere Veneti e non sono MAI stati all’ONU.
Non è necessario dunque rinunciare alla cittadinanza italiana. È importante invece che tutti si dichiarino Veneti tramite l’Anagrafe Storica del Popoło Veneto.
No, non tutti devono rinunciare alla cittadinanza italiana. Sarebbe controproducente perché la nostra gente potrebbe venire estromessa dal posto di lavoro o perderebbe la possibilità di combattere il sistema da dentro, anche con il voto. Però essere iscritti all’“Anagrafe Storica del Popoło Veneto” dovrebbe diventare un marchio di qualità delle proprie intenzioni per i rappresentanti dei Veneti presso le istituzioni italiane. Solo al Governo Nasionae Veneto è stato necessario rinunciare alla Cittadinanza per dare ai Veneti questa possibilità, cioè la creazione di una zona giuridica in cui la Cittadinanza Veneta non sia di derivazione italiana, ma esclusivamente Veneta. Così non vi è più un rinvio alla autorità giuridica fondante italiana. La nostra Cittadinanza quindi è paritetica alle altre e non derivata da italiani. Ecco perché si possono fare i documenti validi e non finti come molti sostengono di poter emettere. Invito tutti a diffidare sull’autenticità dei documenti non promossi dal Governo Nasionae Veneto. Il Governo Nasionae Veneto si espone in sede internazionale solo per chi regolarmente Veneto ed iscritto all’“Anagrafe Storica del Popoło Veneto”. Quando le forze dell’ordine italiane capiranno la differenza tra «Italiani che dicono di essere veneti» e «Veneti di Cittadinanza Autentica», la validità o meno dei documenti sarà rapidamente comprovata a danno dei primi.
Quali sono le relazioni con le realtà politiche venetiste.
Ci stiamo convincendo sempre più che siamo la maturità giuridica per eccellenza. Abbiamo provato ad attuare molte trattative, ma fallimentari. Molti politici che si spacciano per Venetisti sono interessati ai voti e temono la nostra azione. Molti autogoverni temono la rinuncia della Cittadinanza Italiana perché non si può avere accesso al Governo se non dichiarandosi esclusivamente Veneto. Resterebbero fuori dal potere. Purtroppo sono persone dannose perché vivono il consenso raggiunto non come servizio al Popoło Veneto, ma italianamente, come proprietari del potere. Vorrei far riflettere i Veneti sulla realtà degli autogoverni: «ma il vostro rappresentante è Veneto o Italiano? Ma se i vostri rappresentanti non attuano la rinuncia della cittadinanza perché hanno paura, ma che battaglia stanno compiendo? Avete mai sentito della possibile esistenza di un Movimento di liberazione nazionale israeliano (Italia in questo caso) in nome della Palestina (Veneto)? Ma che rappresentanti sono coloro che si fanno forza sul vostro numero e non sulle loro idee?». Molte associazioni culturali pure non hanno mai dato spazio al Governo Nasionae Veneto perché temono di perdere i fondi italiani alla cultura elargiti dalla Regione. Il vero comun denominatore, purtroppo, di tutti gli indipendentisti veneti per ora è il fatto di essere italiani e di essere guidati da italiani: siano essi partiti, movimenti, organizzazioni, associazioni. Molti sono stati informati della nostra proposta e sono impalliditi al cogliere il progresso nel diritto operato dal Governo Nasionae Veneto… quindi ci oscurano o copiano male non rivelando il passo fondamentale attuato dal Governo Nasionae Veneto per tutto il Popoło Veneto , ed è la rinuncia della cittadinanza italiana!
Il PopołoVeneto sono tutte le persone che hanno doppia cittadinanza, Veneta Autentica ed Italiana, e non hanno rinunciato alla Cittadinanza Italiana dunque?
Certo. La rinuncia alla cittadinanza italiana non è obbligatoria per tutti. Ripeto, anzi, sarebbe controproducente che oggi tutti facessero la rinuncia senza aver prima compiuto altri passi fondamentali, perché perderemmo professori, avvocati, medici… Il Popoło Veneto infatti è costituito da persone che hanno una doppia cittadinanza. Questi cittadini Veneti possono godere dei diritti acquisiti in Italia e anche di quanti ne acquisiranno con l’essere «di nazionalità Veneta», e… senza perdere nulla e senza subire discriminazioni! Potranno continuare a fare da italiani i politici, gli avvocati, i notai, i giornalisti, i militari… tutto come prima. L’Italia concepirebbe questi cittadini con doppia cittadinanza e non potrebbe fare niente contro di loro, come non fa nulla contro chi ha un’altra cittadinanza straniera. Il Popolo deve farsi valere in sede O.N.U. ed iniziare ad autodeterminarsi liberamente a breve. ( vedi Missione ONU di Ginevra del 2 giugno 2014) La rinuncia della cittadinanza italiana è obbligatoria solo per i Veneti che ambiscono essere eletti, prendere decisioni che riguardano l’interesse nazionale e partecipare attivamente al Governo, e non semplicemente come delegato del Popoło Veneto su ordine del Governo. Ecco che per chi mira ad accedere al Governo Nasionae Veneto, questo passo è imprescindibile per salvaguardare il progetto e renderlo efficace.
Concludiamo allora, chi può essere ammesso nel Popolo Veneto.
Chiunque abbia una discendenza diretta dal Popolo Veneto ha diritto di autocertificare la propria appartenenza al Popoło Veneto. Sarà il Governo Nasionae Veneto ad autenticare. Il riunirsi al Popoło Veneto è un passo che non modifica l’identità di nessuno. Ognuno può continuare a combattere nei modi che più ritiene opportuno, ma allo stesso punto questo è il punto di raccolta di tutti i Veneti Veri che auspicano alla libertà. Ricreiamo il Nostro Popoło! Niente più compromessi con l’Italia. Aspettiamo Veneti che vogliano lavorare per il Veneto… e non «per Italiani che dicono di essere Veneti». Basta farsi prendere in giro. Noi del Popoło Veneto, abbiamo finito di scherzare.
Veneti, è un dovere tornare ad esistere!
Il Prexidente del Governo Nasionae Veneto del Popolo Veneto -
N.H. Gabriele de Pieri